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LA MIA VISIONE

da stampa  artistica
a opera d'arte

Quando ho iniziato a fotografare nella metà degli anni '80, il termine "fotografia artistica" o "stampa Fine-Art" neppure esistevano.

Esisteva la fotografia e, ancora oggi, viene considerata da molti un mezzo per documentare facilmente e velocemente qualsiasi cosa.

Ma sin dai suoi albori la fotografia si merita la definizione di "opera d'arte".

Ma entriamo nel dettaglio del significato di "opera d'arte".
Il termine "Opera", dal latino ŏpĕra: opera di mano e di ingegno dell'essere umano.

Il termine "Arte", dal latino ărte: espressione o applicazione dell'abilità creativa e dell'immaginazione degli esseri umani, nella produzione di opere principalmente apprezzate per la loro bellezza o forza emotiva a cui si riconosce un valore estetico.

 

Una fotografia in grado di unire questi due termini è un "opera d'arte".

Chi ha avuto la fortuna di entrare in una camera oscura  e vedere un immagine latente apparire nella bacinella dello sviluppo, sa di cosa sto parlando. La mano dell'uomo e un processo chimico, creano qualcosa di unico e magico, in grado di restituire ciò che il nostro occhio ha visto nel momento dello scatto e renderlo fruibile attraverso la stampa anche a chi quel momento non lo ha vissuto.

La fotografia analogica, seppur stia vivendo una seconda giovinezza, è destinata a scomparire; le pellicole, le carte e i prodotti chimici sono sempre più difficili da reperire e soprattutto costosi e inoltre, tutto il processo è fortemente inquinante. 

Con l'avvento della stampa digitale utilizzare il termine "opera" per indicare una stampa Fine-Art non è corretto.

 

E' più corretto definirla "stampa artistica"; personalmente ho visto stampe meravigliose fatte con stampanti professionali che utilizzano inchiostri e carte certificate garantiti per una conservazione e durata a livello museale.

 

Io stesso ho fatto la scelta di passare alla stampa digitale partendo da un negativo analogico scansionato in alta risoluzione.
 

Mi sono dotato di stampanti di grande formato, perché voglio gestire personalmente tutto il flusso di lavoro, utilizzando solo i migliori inchiostri e supporti per arrivare ad ottenere "stampe artistiche" di altissima qualità.

Ma torniamo alla definizione di "opera d'arte". Come posso creare delle "opere" partendo da una stampa in digitale?

Reintegrando ciò che il termine "opera" racchiude, la creatività e la mano dell'uomo.

 

Per questo motivo ho deciso che le mie "opere d'arte" devono essere assolutamente uniche.

Tutte le opere sono stampate su una carta giapponese (washi) fatta a mano,
con uno spessore che può variare dai  40 ai 100 grammi al metro quadro ed una consistenza quasi impalpabile.

 

Sulla pagina "Washi, una tradizione millenaria" c'è un video che fa capire perché ognuno di questi fogli è un'opera d'arte.

​Tutte le stampe, vengono adagiate su un foglio di cartoncino museale con Certificazione ISO 9806 a pH neutro, privo di acidi e senza sbiancanti ottici con spessore di 3 o 4 millimetri in base alla dimensione dell'opera.
 

Calamite al Neodimio da 5 mm poste sui quattro lati dell'opera la bloccano al cartoncino museale lasciandola libera di espandersi o contrarsi secondo l'umidità e la temperatura dell'ambiente, dando un effetto di tridimensionalità a chi l'osserva.

Alcune opere, sono elaborate con una lavorazione che riprende la tecnica dell'Ambrotipia, una lastra di vetro su cui viene steso a mano uno strato di Collodio Umido e sensibilizzata con il Nitrato D'argento, per ottenere delle maschere da inserire sopra e sotto l'immagine originale creando un gioco di chiaro scuri sempre diversi.

Infine, l'opera viene inserita in una cornice verniciata a mano con un vetro museale  che offre il 99% di protezione UV contro i danni dello scolorimento ed è trattato otticamente con una finitura pressoché invisibile che ne garantisce la trasparenza assoluta.

Ecco, questa è la mia visione. L'opera d'arte vive non solo nella bellezza estetica e nell'emozione che riesce a trasmettere grazie alla visione artistica di chi l'ha creata, ma in ogni fase della sua creazione. Nulla deve essere trascurato o lasciato alla mediocrità, tutto deve eccellere per cercare di arrivare il più possibile alla perfezione. 

"Vuoi sapere come dipingere un quadro perfetto? È facile. Renditi perfetto e poi dipingi in modo naturale."

Robert M. Pirsig - Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta

 

 

La natura sfuggente della qualità
 

La qualità è un concetto sfuggente, che cos'è?

Non riesci a individuare un termine per definire la qualità, ma la riconosci quando la vedi. È come se la qualità fosse uno sguardo temporaneo nel mondo reale al di là del mondo che sperimentiamo e identifichiamo come materia.

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